Katusha-Alpecin, Zakarin lancia la sfida: “Possiamo battere Froome, non sarà facile, ma ci proveremo”

Ilnur Zakarin vuole vincere un grande giro. Dopo le convincenti prestazioni del 2017 (quinto al Giro d’Italia, terzo alla Vuelta a España), il leader della Katusha – Alpecin alza l’asticella verso il traguardo massimo. Corridore coriaceo e resistente, capace di farsi notare in salita come a cronometro, il russo ha il profilo perfetto per le grandi corse a tappe, aggiungendo alle qualità fisiche anche notevoli doti mentali e caratteriali. Coraggio e determinazione non gli mancano, così come una capacità alla sofferenza non comune, oltre a ottime doti di recupero, che lo vedono quasi migliorare nell’arco delle tre settimane. Proprio questa è una delle doti che ha capito di poter sfruttare rispetto ai suoi rivali.

“Dopo alcuni anni si comincia a conoscere il proprio corpo – spiega a Marca – Sapevo che con il passare dei giorni alla Vuelta sarei andato meglio e così è stato. Gli altri corridori cominciavano ad avere un calo, mentre io continuavo ad essere allo stesso livello […] Per me il podio alla Vuelta è stato come un sogno che si è realizzato. Salirci proprio alla fine, quasi all’ultimo giorno, mi ha fatto sentire ancor più orgoglioso. Ho dovuto davvero lottare molto per ottenerlo”.

Consapevole dei suoi pregi, Zakarin conosce anche i suoi limiti. In particolare, considerando come è andata la Vuelta che lo ha visto perdere buona parte del suo ritardo nella tappa di Andorra, sa che dovrà imparare a gestire bene il proprio corpo affinché nell’arco delle settimane riesca a non avere più alcuna giornata storta. Senza quella tappa sa che avrebbe potuto anche giocarsi qualcosa in più del podio, ma è conscio che non si tratta solo di sfortuna. “Una giornata no fa parte del ciclismo, non cerco scuse – commenta – Questo fa la differenza fra un gran corridore di classiche e uno da grandi giri, nei quali non puoi sbagliare. Sto migliorando su questo aspetto. Spero di riuscire a concludere un GT senza alcuna giornata storta: questo è uno dei miei grandi obiettivi. Devo essere più consistente e non perdere più tempo nella prima settimana“.

Capace di partecipare con successo a due grandi giri nella stessa stagione, il russo si dice convinto che una accoppiata sia facile, anche se questa significa quasi necessariamente rinunciare al Tour de France. “Nel ciclismo moderno, combinare Giro-Tour o Tour-Vuelta è più difficile – ammette – Certo, Chris Froome ha dimostrato il contrario, ma è uno dei pochi ciclisti capace di farcela. Almeno per il momento…” Proprio il britannico, assieme alla sua Sky, è chiaramente l’ostacolo maggiore sulla strada del 28enne, o comunque di chiunque vuole vincere un grande giro. Non sarà facile superarli, ma Zakarin ci vuole provare.

“Penso siano battibili, anche se bisogna ammettere che sono molto forti – spiega in proposito – Hanno corridori che potrebbero essere leader in qualsiasi altra squadra come Landa, Nieve, Poels, Thomas, ecc. In un gruppo di capitani è sempre difficile mantenere una struttura così unita, ma loro ci riescono. E anche se perderanno Landa e Nieve, arrivano corridori come De la Cruz o giovani come Sivakov e Bernal, che potranno fare bene. Possiamo battere Froome, ma non è facile superare la Sky. Ma non ci arrenderemo“.

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